:: Saturday, July 10, 2004 ::

Steve Kurtz's update. Scientists comment on his situation.

The exclusivity of itunes may be facing a similar situation to Apple's early exclusivity of Mac Computers.

Software piracy jumps from 50 to 80 billion dollars.

:: Eduardo Navas [+] ::
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:: Friday, July 09, 2004 ::
Net-surfers who love Firefox and Mozilla should be aware that there is a new security whole in the browsers. Apparently, this is contingent upon how the "shell:" function is used on windows.

It is also important to keep in mind that IE explorer also has a few security holes of its own. Also, if you have complaints about the IE browser, don't be surprised to learn you are not alone...
:: Eduardo Navas [+] ::
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:: Thursday, July 08, 2004 ::
At the risk of stating the obvious, a fundamental text in digital art is 1936 "The work of art at the age of mechanical reproduction”. Endlessly re-interpreted as “the work of art at the age of digital reproduction” or similar titles (check here, here or here...), Benjamin’s text is still fundamental to understand how two things so apparently distinct such as copyright law and culture are in fact almost symbiotically connected.
I am sure my fellow NAR editors will have a lot to say on this matter so I will just initiate the thread of discussion here by pointing at:
- two books
- one website (you’ve got it: Creative Commons…)
- a very special End-User’s License agreement (EULA)
- a second look at a past conference

The books…
By Kembrew McLeod, “Owning Culture: Authorship, Ownership, and Intellectual Property Law”. New York: Peter Lang, 2001.
By Siva Vaidhyanathan: Copyrights and Copywrongs: The Rise of Intellectual Property and How It Threatens Creativity. New York: NYU Press, 2004.
Early next year another book by McLeod will be out with a promising title: “Freedom of Expression (R) : Overzealous Copyright Bozos and Other Enemies of Creativity.” (Doubleday is the publisher).

The website…
I am sure McLeod’s 2005 book will have heavy references to my second suggestion: Creative Commons, the team “devoted to expanding the range of creative work available for others to build upon and share” (quote from CC website). Check out their “iCommons project”, which has recently made available licenses specific to the laws of Netherlands, Germany, and Brazil.

A very special EULA
Finally, read about the breakthrough that Second Life, a online community that some may call MMORPG, as in Massive Multiplayer Online Role Playing Games, caused in the world of IP (as in Intellectual Property…) with the announcement of their revolutionary End-User’s License Agreement (EULA). A great article on this subject was published on a blog of the Yale Law School and an excellent debate had been going on Terranova. The innovation of Second Life's EULA is in giving ownership of any object produced in the world to their authors. It will be interesting to see how this new concept of ownership of virtual property will play out on a similar world – There.com – that includes Nike and Levi’s stores where the users can buy virtual clothing…

A second look at a past conference:
The State of Play: Law, Games, and Virtual Worlds took place last November 2003. It was sponsored by New York and the Yale Law Schools and had Julian Dibell as one of the guest speakers. Julian (author of the classic text “A Rape in Cyberspace”) talked about Owned!: Intellectual Property in the Age of Dupers, Gold Farmers, eBayers, and Other Enemies of the Virtual State.

Ana Boa-Ventura
:: ana boa-ventura [+] ::
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:: Wednesday, July 07, 2004 ::
Some News:
Network technology, WI FI to be exact, is being used to make Wine production more efficient.(BBC)

ipod lovers beware, sony is on the prowl.(BBC)

Worm viruses with an open source approach: Wiggle Worm.(INQ) See also Information Worm is Spreading its Source.

Did you know that in the U.S. your e-mail unlike your snail mail is not private? (Reg. Guard)

The U.S., U.K., and Australia are out to fight SPAM.(internetnews)

:: Eduardo Navas [+] ::
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:: Monday, July 05, 2004 ::
MIND TRANSFER

Tamara Lai, ha inaugurato nei primi di giugno il suo nuovo sito web dove ha presentato MIND TRANSFER progetto attivo già dal 2003 e che ora rinasce a nuova luce con connessi nuovi cyber poemi. MIND TRANSFER (sottotilo myweb), che come lei mi dice in modo scansonato potrebbe essere visto come una versione cantanta da Sid Vicious di My way di Frank Sinatra è un ennesimo attraversamento post-umano, nel quale Lai ha creato on line la percezione del ritmo vitale producendo un sistema visivo che funziona come un cuore che pompa ritmicamente un ipotetico sangue seguendo il flusso delle informazioni virtuali.

Se infatti ci addentriamo in MIND TRANSFER assistiamo ad una microproiezione di un video sgranato bianco nero dove qualcosa di apparentemente organico, un probabile cranio, si muove e si contrae assimilabile ad un cerchio di fumo che spettacolarizza il ciclico destino della mutazione. MIND TRANSFER è infatti come Lai mi dice seguendo quest’ottica una rappresentazione della vita della rete che varia a seconda del flusso elettrico e di informazioni, dove la rete è vissuta quindi come una mente. Un corpo/mente che in questo caso è diventato evanescente e che si muove in un regno altro dove si mischiano fantasmi, dialoghi, umori seguendo una tensione mistica che accompagna il lavoro di Lai negli ultimi anni e che associa la macchina al divino. Un percorso di ricerca mistica che l’ha portata negli ultimi anni a teorizzare un nuovo approccio alla vita, mi dice per lei l’ idea comune, del tutto occidentale, dell’esistenza di un'unica di una vita fisica è oramai inconcepibile, “tutto danza, ectoplasmi nel cyberspazio lottano con fantasmi e illusioni, bugie e manipolazioni” , un non luogo cibernetico dove Il suono ancora una volta è un elemento importante per aumentare la percezione del ritmo, è un suono meccanico che pompa aria .

Parte del progetto MIND TRANSFER è anche il cyberpoema L’arte è morta. Per Tamara Lai, come mi dice,l’arte, come viene intesa nel senso comune è morta. Per lei qualsiasi cosa è arte, tutto è energia, i colori, l ritmo, i suoni, tutto è parte di una medesima musica, bisogna abbandonare il vestito dell’apparire seguendo ciò che già sosteneva Baudrillard e non solo. E ancora possiamo cliccando addentrarci in alcune variabili del progetto Mindtrasfer, ca depant, mortal_stratego e realitè sauvage, dove possiamo leggere poesie ed ascoltare suoni e colonne sonore altamente inquiete, probabili musiche della sua memoria.

Sempre seguendo la volontà di proclamare la morte dell’arte, Lai ha partecipato già nel 2000 ad un evento che mi dice essere stato fondamentale per lei, dal titolo Ex Post Factum 2001, dove artisti, filosofi, poeti, compositori e scienziati hanno dato luogo ad un importante quanto fondamentale connubio. Un connubio seguito oltretutto dalla web azione art is dead? Sempre nel 2001, dove circa un centinaio di artisti hanno distrutto virtualmente opere di altrett’anti cento artisti del passato. Nel 2002 Urban anguishes è stato un altro evento importante nel suo cammino, si trattava di una non- lineare –narrazione senza inizio ne fine, nella quale ognuno poteva dalla rete interagire con la propria macchina con il progetto che ogni volta dava comunque degli esiti differenti, giocando quindi sulla possibilità di avere infinite variariabili dipendenti da ogni persona che agiva in rete. Protesa verso una ricerca che parte dal simbolismo e passa per l’astrazione intende abbattere il velo di Maya attraverso la sperimentazione tecnologica che comunque è vissuta come una tranquilla manifestazione del reale contemporaneo. Importanti i cyberpoemi, scrittura poetica che la Lai compone e immette nel suo sito, lavorando sempre sulla possibilità di creare dei segni che possano fluttuare nel cyberspazio, poesie che la Lai manda in rete seguendo una tensione concettuale che molto spesso l’ha portata anche a pianificare progetti anche di mail art come l’ultimissimo what beautiful we are! nel quale ha interagito con moltissimi artisti che hanno lasciato il loro segno virtuale in rete nel quale sino al 30 giugno corrente ha raccolto contribuiti dalle varie parti del globo.

Interessata al video da anni (nel 1986 la sua prima apparizione) è approdata definitivamente alla rete nel 1997 e con il progetto MIND TRANSFER ha voluto dare ancora un segno forte di attraversamento dal postorganico alla disseminazione in rete pianificando la possibilità di trasferire virtualmente una mente umana in un computer, qui trattasi di un’analisi totale della mente umana che viene vissuta e si manifesta attraverso le sue infinite connessioni, comunicazioni, visualizzazioni in rete. Lai è comunque sempre attenta sempre alla resa minimale e all’essenziale come componente decisiva del suo percorso di indagatrice occulta. MI dice che il suo modo di intendere l’arte porterà ad un nuovo inizio, connessa ancora ad un ‘attenzione esoterica mi parla dei Tarocchi e del 13 Tarocco della morte, vista come trasformazione rinascita.

Francesca De Nicolò

http://www.imal.org/
tamara_lai/mind_transfer/
mind_transfer.htm


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:: Eduardo Navas [+] ::
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